Seleziona una pagina

“Fior di mezzogiorno..”
installazione sonora
per la torre dell’orologio di Londa

(2023) • sound art / land art • ∞

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Fior di mezzogiorno..”
installazione sonora
per la torre dell’orologio di Londa

(2023) • sound art / land art • ∞

Fior sul viale

Per le ore Londa ha venduto il sole

Per le ore Londa ha venduto il sole

E la sera presto.. sale

Un detto popolare, di cui non si conosce l’origine, dice che “gli abitanti di Londa hanno venduto il sole per comprare l’orologio”, dato che la valle è tra le più ombrose della Val di Sieve e che una torre dell’orologio così alta non è esattamente comune per un paese così piccolo. Questa storia fiabesca e ironica ha ispirato il progetto che, al suono della campana della torre dell’orologio, ha portato nel paese e nella valle di Londa un canto diverso ogni ora, un nuovo modo di comporre stornelli¹ e nuova vita ai vecchi ingranaggi dell’orologio analogico, ancora presenti nella torre ma ormai in disuso da più di vent’anni.
_
¹“Stornello” è una forma di canto popolare italiano, probabilmente di origine toscana (XVIII secolo), costituito da un quinario contenente l’invocazione e due endecasillabi, il secondo dei quali è in rima con il quinario iniziale; molto adatto all’improvvisazione e frequente soprattutto nelle gare di canto tra contadini. Disponibile qui un approfondimento del Centro di Ricerca e Documentazione sulla Cultura Orale dell’Associazione Culturale “La Leggera” 

Agnese Banti interpreta il nostro rapporto col tempo: a cosa volgiamo lo sguardo, dove tendiamo l’orecchio, avvolgendolo in sonorità riposte intimamente nella vita del paese di Londa. Il rintocco dell’orologio del Palazzo Comunale diventa l’incipit di una storia più grande: una torre laica che parla alla sua comunità facendosi spazio fisico e non più solo simbolo. Sono le 4 – “fior di montagna”, ore le 5 – “fior della Sieve”, poi le 9 – “per le ore Londa ha venduto il sole”. L’installazione sonora porta alla luce la poetica dell’umano e la sua storia, intervallando alle parole il suono dimenticato dei vecchi ingranaggi dell’orologio. Gli stornelli composti e interpretati dall’artista si propagano per il paese allo scoccare di ogni ora, generando un tempo fuori dall’ordinario in cui ritrovarsi. (Martina Aiazzi Mancini)

Composizione sonora e stornelli¹: Agnese Banti
Progetto informatico: Andrea Trona
Allestimento tecnico: Daniele Carcassi

L’aria degli stornelli, nota in diverse aree intorno a Firenze, è tratta da “Coglila la rosa”, presente nel repertorio dei Maggiaioli di Barberino di Mugello e pubblicata nel 1994 in “…V’ENTRASSE LA VORPE NI’ POLLAIO!… – Spartiti e testi (1967-1994)” di A. Bitetti e E. Mongatti, a cura di M. Banti.

Realizzata nel contesto di “A Dimora. Le Residenze d’artista della Montagna Fiorentina” progetto dei Comuni di Londa e San Godenzo sviluppato da LAMA Impresa Sociale finanziato da European Union – Next Generation EU, Ministry of Culture e co-finanziato da European Project Future DiverCities (Creative Europe)

Grazie a: Martina Aiazzi Mancini, Alessandro Bartoletti, Giulia Galbusera, Chiara Manfriani e il team A Dimora; Mino Banti, Lanfranco Pieraccini e i Maggiaioli Barberino di Mugello; Moreno Fontani, Nada Rossi e il Comune di Londa; Filippo Marranci e il Centro di Ricerca e Documentazione sulla Cultura Orale dell’Associazione Culturale “La Leggera”

Installata nella torre dell’Orologio di Londa, Piazza Umberto I, Londa (Firenze) il 9 e il 10 settembre 2023, in occasione di A Dimora.

In programma dal 18 al 23 luglio 2024 in occasione del Festival de La Montagna Fiorentina.

foto © Agnese Banti, videos © Alessandro Bartoletti

© All Rights Reserved